Bonus sociale elettrico

14.12.2019

Il bonus sociale elettrico è uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) con la collaborazione dei Comuni, al fine di permettere un risparmio sulla spesa per l'energia in condizione di disagio economico o disagio fisico.

Disagio economico.

Possono ottenere il bonus tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica o gas appartenenti:

  1. ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore ad € 8.107,50
  2. ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e indicatore ISEE non superiore ad € 20.000

Se in casa vive un soggetto in gravi condizioni di salute che possiede i requisiti per il bonus di disagio fisico, di cui parlerò più avanti, la famiglia può richiedere anche questa agevolazione.

Ai fini della presentazione della domanda servono i seguenti documenti:

  1. documento di identità in corso di validità
  2. eventualmente allegato D, se la domanda è presentata da un delegato e non dall'intestatario effettivo della fornitura
  3. modulo A, previsto per una nuova domanda o un rinnovo
  4. attestazione ISEE in corso di validità
  5. allegato CF, per i componenti del nucleo ISEE
  6. allegato FN, per il riconoscimento di famiglia numerosa (come abbiamo detto, se ISEE è superiore ad € 8.107,50 ma inferiore ad € 20.000)
  7. codice POD, identificativo del punto di consegna dell'energia (si trova in bolletta, è un codice composto da lettere e numeri e che inizia per IT)
  8. la potenza impegnata.

La domanda deve essere presentata, personalmente o tramite delegato, presso il proprio Comune di residenza o altro ente designato dal Comune stesso. 

La quantificazione del bonus dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica, ed è aggiornato annualmente dall'Autorità. Lo sconto viene riconosciuto direttamente in bolletta, suddiviso nelle diverse fatture corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda. 

Prima dell'applicazione effettiva dello sconto, la domanda deve superare una serie di passaggi di verifica sia da parte del Comune che di SGAte (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche), il sistema informativo on line che gestisce l'intero iter.

Il bonus è riconosciuto per 12 mesi al termine dei quali, nel caso sussistano ancora le condizioni, il cittadino dovrà presentare una nuova domanda almeno un mese prima della scadenza del bonus in corso. 

Nel caso venga cambiato fornitore o vi siano delle modifiche a livello contrattuale, il bonus resta invariato e continua ad essere applicato fino a scadenza.

L'applicazione del bonus può essere interrotta laddove il Comune o il distributore competente rilevi la mancanza o la non corretta individuazione di una delle condizioni indispensabili per usufruire dell'agevolazione. Ad esempio, se i dati anagrafici dichiarati non sono corretti, se la dichiarazione ISEE risulta non veritiera o non conforme, o ancora se la tariffa ad uso domestico diventa ad uso non domestico. Quindi, nel caso in cui si verifichino delle variazioni è buona norma informare sempre il proprio venditore, altrimenti - se il cliente continua a percepire il bonus senza averne titolo - verrà attivata una procedura di recupero a suo carico di tutte le somme erogate a cui non aveva più diritto.

Disagio fisico.

Possono ottenere il bonus tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o presso cui viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad usare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita (per sapere quali è possibile consultare il Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011).

Tale bonus è cumulabile con quello previsto per il disagio economico, sempre che siano soddisfatti i rispettivi requisiti di ammissibilità.

Ai fini della presentazione della domanda servono i seguenti documenti:

  1. il certificato ASL che attesti la grave condizione di salute, la necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita, il tipo di dispositivo usato, le ore di utilizzo giornaliero e l'indirizzo presso il quale l'apparecchiatura è installata (non è possibile presentare altre forme di certificazione, come ad esempio i certificati di invalidità civile)
  2. il documento di identità in corso di validità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente
  3. il codice POD, identificativo del punto di consegna dell'energia (si trova in bolletta, è un codice composto da lettere e numeri e che inizia per IT)
  4. la potenza impegnata
  5. il modulo B compilato.

La domanda va presentata, personalmente o tramite delegato (Allegato D), presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica, anche se diverso dal malato, o presso altro ente designato dal Comune stesso. 

Diversamente dalla situazione di disagio economico, per ottenere questo bonus non è necessario presentare l'ISEE, in quanto viene concesso a prescindere dalla fascia di reddito del richiedente. Se si intende richiedere entrambi i bonus, andranno ovviamente presentati tutti i documenti necessari per il primo e per il secondo.

La quantificazione del bonus è articolata, a livello informatico, in tre livelli che dipendono dalla potenza contrattuale, dalle apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e dal tempo giornaliero di uso. Ad esempio, se la ASL non evidenzia le caselle relative ai dispositivi usati e alle ore di impiego, sarà applicata la fascia minima. A tale scopo, è possibile effettuare una simulazione sul portale di SGAte.

L'importo del bonus viene scontato direttamente in bolletta, non in un'unica soluzione, ma suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda.

Prima dell'applicazione effettiva dello sconto, la domanda deve superare una serie di passaggi di verifica sia da parte del Comune che di SGAte (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche), il sistema informativo on line che gestisce l'intero iter.

Il bonus viene erogato senza scadenza, finché sono utilizzate le apparecchiature come sopra individuate. Il cessato utilizzo dei dispositivi deve essere prontamente comunicato al proprio fornitore di energia elettrica onde evitare un recupero spese a suo carico per il periodo di concessione pur non avendone diritto.

L'erogazione del bonus può subire interruzione in determinate situazioni a seguito di un controllo da parte del Comune o del distributore competente, nello specifico laddove rilevi una mancanza o una variazione di una delle condizioni richieste per usufruire dell'agevolazione. Ad esempio, se la fornitura risulta cessata per trasferimento del cliente o se le apparecchiature non vengono più usate.

Attenzione, i soggetti che hanno presentato domanda e ottenuto il bonus prima del 2013 possono verificare, in base ai nuovi livelli di bonus, se hanno diritto ad un importo di sconto maggiore e presentare, quindi, apposita domanda. Ciò anche laddove, nel frattempo, vi sia stata la necessità di installare nuove apparecchiature.

Nel caso venga cambiato fornitore o vi siano delle modifiche a livello contrattuale, il bonus resta invariato e continua ad essere applicato fino a scadenza.

Se il contratto inizialmente intestato ad un soggetto diverso dal malato viene intestato a quest'ultimo, il bonus continua ad essere erogato. Se invece il contratto viene intestato ad un soggetto che non vive dove dimora il cliente in gravi condizioni di salute, il bonus cessa.

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